

Champagne AOC “Bolero” 2004 – Fleury
Ritorna l’Aube, che negli ultimi anni sta sfornando astri nascenti del conturbante godimento made in Champagne. Questo Pinot Noir in purezza nasce in un millesimo molto affascinante e sosta sui propri lieviti per quasi 10 lunghi anni. Il dosaggio è minimo (3,8 gr/lt) poichè la lunga autolisi e le uve della Côte de Bar (naturalmente più ricche e mature) contengono già quella grassezza che fa di questo vino un vero campione. È giallo dorato, e palesa tutti il suo potenziale attraverso il miele millefiori, il lemon curd e il torrone. La carbonica è soave, compie un massaggio garbato e permette al vino di attaccarsi alle pareti della bocca. È vestito d’opulenza, ma la indossa con una rara graziosità.
Il fascino barocco della Champagne!
(Degustato nel Novembre 2020)
Sito Aziendale: http://www.champagne-fleury.fr/

Toscana IGT “Paleo Rosso” 2014 – Le Macchiole
Ecco il prezioso Cabernet Franc di Bolgheri che ha fatto scuola a tutta Italia! È l’opera più coraggiosa di Cinzia Merli e de Le Macchiole, il principio della ricerca della purezza che oggi in molti seguono e cercano di replicare. Un grande vino, che nasce dalla cura maniacale di ogni passaggio e si concretizza con un gusto che parla la lingua marittima, quella della costa bolgherese. La fresca 2014 lo ha reso ancor più femmineo e meno affilato, gli ha permesso di esternare ancor di più il suo stretto collegamento con l’ambiente solare e profumato di queste bellissime terre toscane. Sa di aria di mare, di garrigue e di elicriso, senza perdere quel vivace tocco di friggitello affumicato che tanto lo identifica. Ha un corpo slanciato, è un vero progressista, che porta serbevolezza, complessità ed una consapevole armonia.
Il Franc di Cinzia, femminile di natura!
(Degustato nel Maggio 2020)
Sito Aziendale: https://www.lemacchiole.it/it/home.html

Pourriture Noble 2006 – Petreto
L’unicità, che crea l’attacco della Botrytis Cinerea sui grappoli di Semillon, Sauvignon Blanc e Pinot Gris alla Fattoria di Petreto è un incredibile vanto di Alessandro Fonseca. Fu lui, nel 1990 a comprendere le condizioni climatiche di Rosano (a pochi km dal centro di Firenze) e a sfruttarle per creare un vino, fino ad allora impensato, che si ispirava ai regali Sauternes di Bordeaux. Dal ’95 lo fa maturare in barriques, cercando di renderlo ancor più complesso e avvolgente. Oggi, la 2006 si illumina di un giallo dorato antico, che sa di zagara, aghi di rosmarino affumicati, papaya e zafferano. Lo svolgimento è equidistante tra acidità e morbidezza, mentre il finale è imperituro, vizioso e nobile, con gli aromi di pesca sciroppata e sale Maldon a dominarne l’aftertaste.
La nobiltà che non sente timore reverenziale!
(Degustato nell’Agosto 2020)
Sito Aziendale: –

Taurasi DOCG 2009 – Perillo
Taurasi, la DOCG rossa più famosa della Campania, qui l’Aglianico vive, si esalta e ci porta, probabilmente, le sue versioni più eleganti e misurate. Michele Perillo è un artigiano che lavora a Castelfranci, in una delle zone più alte dell’intera Denominazione, seguendo i dettami di un tempo: cioè la manualità e l’attesa. I suoi vini escono dopo molti anni di affinamento in cantina, e nonostante questo sono ancora caparbiamente rigidi e vibranti. La 2009 è una vera estasi di ciò che può divenire il grande vitigno ellenico, ha un colore scarico, tra il rubino ed il granato. L’iniziale austerità cattura l’attenzione, e quando decide di lasciarsi andare trasporta la mente attraverso i boschi irpini con profumi di foglie secche, ferrugine, arance amare e succo di prugne. I tannini sono esaltati da una freschezza straripante, non cede mai, anzi migliora, sino a divenire di un sorso aulico… quasi dogmatico.
L’aulica Taurasi!
(Degustato nel Marzo 2020)
Sito Aziendale: –

Toscana Bianco IGT “In Albis” 2013 – Frascole
La passione di Enrico Lippi per la biodiversità è il segreto della nascita del suo In Albis, un bianco fantasmagorico creato dalle vigne di Trebbiano che guardano il freddo Mugello. Lui è uno dei maestri del Trebbiano ritrovato, un vitigno per molti anni relegato a gregario durante l’egemonia di Chardonnay e Sauvignon Blanc, poichè ha compreso che andava cercata la maturazione fenolica e non quella tecnologica. Lo ingrassa con 1-2 giorni di macerazione, che in seguito risultano fondamentali per donargli un gusto complesso e impossibile da dimenticare. Questa 2013, dimostra quanto il lavoro di Enrico sia stato lungimirante, poichè si tratta di un vino intatto, con un giallo dorato di rara brillantezza. Sà di passion fruit e mango, di timo secco e pepe bianco. Taglia con la sua arrembante freschezza, poi salda con una focosa salinità, componendo un gusto dannatamente verticale.
Trebbiano is great again!
(Degustato nell’Aprile 2020)
Sito Aziendale: http://www.frascole.it/

Champagne AOC “Assemblée” Extra Brut – Bruno Michel
Catalizzatore di attenzioni e di emozioni, questo assemblaggio nato per l’80% dalla 2011 vede dominare lo Chardonnay con un saldo del 22% di Meunier. Le vigne di Pierry (vicino Epernay) hanno più di 30 anni e riescono a trasferire nella massa liquida tutta la profondità gustativa che ci si aspetta dalla blasonata vocazione di questo areale. Malolattica svolta e il mancato dosaggio collaborano per creare presupposti di infinita serbevolezza e godimento. Sembra ancora in fasce, è incredibile come sia riuscito a mantenere una tale vivacità, che quasi se ne frega del processo di autolisi. Quando entra in bocca non da tregua, massaggia, punzecchia e si lascia andare solamente una volta passata la faringe. Vorrei aprirne subito un’altra? Assolutamente SI!
Come coniugare tempo e dinamismo!
(Degustato nell’Agosto 2020)
Sito Aziendale: http://www.champagnebrunomichel.com/en/home-uk/

Amarone della Valpolicella Classico DOCG 2010 – Bertani
Bertani, la famiglia simbolo della Valpantena, è riuscita a coltivare le sue radici classiche all’interno delle Valli che dai Monti Lessini scendono verso Verona. Qui nella Tenuta di Novare, ad Arbizzano di Negrar, sono riusciti a perpetuare la cultura più antica ed il gusto più originale della Corvina e della Rondinella. Le botti grandi e i quasi 7 anni di maturazione, rappresentano il pedigree di questo Amarone, che ha sempre puntato sull’armonia anzichè sulla potenza. L’annata 2010 porta con se un timbro molto pacato, sembra infatti ancora immobile, come se il tempo non fosse passato. Si tinge di rubino intenso con tenui sfumature granate e poi dischiude un’anima antica che sa di chiodi di garofano, tabacco dolce, sottobosco e piccoli frutti rossi. Vince con garbo, non si dimena, anzi scorre con placida sensualità sino alla deglutizione dove si rinfresca e avvolge con un abbraccio intramontabile.
Niente mode, solo grande Valpolicella!
(Degustato nel Luglio 2020)
Sito Aziendale: https://www.bertani.net/it

Brunello di Montalcino DOCG “A.D. 1441” 2015 – Castello Tricerchi
Tommaso Squarcia ha deciso di lanciare la sua sfida ai “grandi elettori” del Brunello, facendolo dalle sabbie che ricoprono la zona Nord di Montalcino. Al suo splendido Castello manca solamente il fossato, poichè a tutto il resto ci pensa lui. Un vero globetrotter, che in pochi anni ha portato la sua azienda ad affermarsi tra i più altisonanti nomi ilcinesi. La sua vigna più alta crea un vino austero, che cela il suo futuro conturbante. Vive in tocchi aerei di oli essenziali d’agrume, poi liquirizia, violetta selvatica e pepe nero. In bocca il tannino maturo lascia il corso alla freschezza che sa di mapò e arancia sanguinella. Il futuro è suo, senza paura, ma con tanta voglia di stupire.
La new wave che rispetta il passato!
(Degustato nel Febbraio 2020)
Sito Aziendale: https://castellotricerchi.com/

Champagne AOC Rosé “Insouciance” – Huré Fréres
Ecco il più estasiante Rosé champagnotto che ho bevuto quest’anno. Viene da Ludes, nel cuore della Montagne de Reims, da cui sintetizza le migliori caratteristiche di Pinot Noir e Meunier. La parte saliente di vino rosso viene poi tagliata con un bel 25% di Chardonnay che rende un po’ più pacata la struttura maschia degli altri due. Dopo 24 mesi di autolisi si rivela con un colore chiarissimo, che ricorda molto l’acqua di rose. Si esalta nelle note di mandarino cinese, oliva verde, timo, rame e fragoline di bosco. La carbonica è avvolgente, gli aromi picchiettano, sono vivi ed esaltano un finale di ricercata sapidità.
Lo scacco matto dei Rosé!
(Degustato nel Settembre 2020)
Sito Aziendale: http://www.champagne-hure-freres.com/index-eng.html

Chablis Grand Cru “Le Grenouilles” 2004 – Daniel-Etienne-Defaix
Un colpo al cuore, che segna di netto quanto gli Chardonnay di Chablis riescano a reggere il passare del tempo. Grenouilles è uno dei 7 Climat del Grand Cru sulla riva destra della Seiren. Questo vigneto è esposto totalmente a sud e crea i vini più potenti ed eleganti. Questo 2004 del Domaine Daniel-Etienne-Defaix è del colore dell’oro, sa di tartufo bianco, burro fuso, vaniglia e ananas sciroppata. Il sorso è aperto al racconto, ha un’armonia speciale, che viene elettrizzata dalla comparsa della caratteristica acidità di Chablis. Un vero paladino piumato, che rappresenta l’altissimo retaggio delle vigne pluri-sessantenni, di questo mitico Grand Cru..
Quando l’evoluzione allieta gli animi!
(Degustato nel Giugno 2020)
Sito Aziendale: http://www.chablisdefaix.com/framedefaix.html


TheMarchian.