Tres magnifique – Saumur AOC “Billes de Roche” 2017 – Melaric

Valle della Loira, patria indiscutibile di due fratelli che spesso competono nell’esercitare il ruolo di rappresentante univoco di questo radioso angolo di viticoltura d’eccellenza. Sauvignon Blanc e Chenin Blanc cooperano nel creare l’iconografia (l’immagine immacolata e dogmatica), mantenendo tratti e virtù oggettivamente inconfondibili. L’icona di oggi proviene dal villaggio di Saumur (che annovera un’AOC tutta sua) dove i vitigni più caratterizzanti sono il Cabernet Franc (per i rossi) e lo Chenin Blanc (per i bianchi). Lì dove i Celti trovarono le paludi (dall’etimologia del nome “Sala” e “murus” che si traduce come il forte terreno paludoso) e dove i romani trovarono il “Salvus murus” (il muro della salvezza) e dove noi oggi troviamo fulgide espressioni di vini iconici come il Billes de Roche di Melaric. I terreni sono composti da fantastici strati sedimentari di sabbie, silice ed argille che poggiano su di uno strato di roccia madre composta da gesso tufaceo ricca di fossili marini (craie tuffeau). È qua che Mélanie Cunin e Aymeric Hillaire hanno deciso di perseguire la loro vocazione agronomica/enologica per esaltare la sinergia tra lo Chenin Blanc e l’ambiente di Saumur. Nasce da 1,4 ettari di radiosa vigna a Puy Notre Dame, dotata di piante che vanno da 20 fino a 40 anni di età, espresso dalla pura azione dei lieviti indigeni e rasserenato dall’affinamento in botti Vicard per circa 18 mesi. Al colore è di un giallo lucente, carico ma ben ricco di vivacità riflettente, che denota affinamento in legno, abbinato ad una sontuosa acidità! I profumi sono materici, tutti legati alla struttura del frutto tropicale, che va dalla pesca nettarina gialla sino al mango molto maturo, poi si fanno avanti le note di origano secco e rosmarino essiccato, che interpellano delicatamente le soffuse sfumature date dal legno. In bocca è iconico, come uno Chenin Blanc dovrebbe essere, il fruttato largheggia nel cavo orale donando sprazzi di potente aromaticità mentre la giusta freschezza gli dona la silouette necessaria per non renderlo monotematico. Chiude irradiandosi di salinità e spinta saporosa verso il ricordo di acqua d’ostriche. Gran bevuta il Billes de Roche 2017 di Melaric, un vino orientato, sfaccettato e dannatamente legato al territorio!

TheMarchian.

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