Best 50 del 2020 – dal 50 al 41

Fiano di Avellino DOCG “Ventidue” 2017 – Villa Raiano
La più identitaria e composta rappresentazione di Fiano proveniente dal Cru di Lapio, dove Villa Raiano coltiva 2 ettari di vigne a ben 450 metri di altitudine. Le ore di insolazione, le fresche escursioni termiche e i terreni argillo-calcarei (ricchi di arenarie gialle) sono fondamentali per creare il suo giallo paglierino intenso che fa da preludio ai profumi di scorza di cedro, camomilla e maggiorana. La sua anima Irpina si definisce con sbuffi di salicornia e acqua di Sirmione. L’armonia del sorso viene vivacizzata dalla consapevolezza corroborante dell’acidità che con la travolgente sapidità crea un monumento alle sconfinate possibilità di invecchiamento.

L’austero sale di Lapio!
(Degustato in Marzo 2020)
Sito Aziendale: http://www.villaraiano.com/

Gavi DOCG “Terrarossa” 2006 – La Zerba
Questo sorprendente Gavi, da 100% Cortese, nasce da uve coltivate su terre rosse (ricche di materiale ferrico) a circa 300 metri di altitudine da cui traggono salinità, medio corpo ed una notevole capacità di invecchiamento. Questa 2006 è un radioso ricordo condiviso da Andrea Mascherini, che ci ha aperto le porte dei suoi molti anni di lavoro. L’oro verde che lo colora è donato dal trascorrere del tempo, che libera anche profumi terziari di sottobosco, pepe bianco, miele di acacia e mango candito. Ha solamente 12 gradi di alcol, ma ha retto all’invecchiamento con rara disinvoltura. Ancora freschissimo, con un’acidità che snellisce la ricchezza di aromi esotici. Avvolge il palato e scorre sino all’incontro con la faringe, qui la salinità si fonde con l’aroma del tartufo bianco e crea un compendio di altissimo ceto.

Lo Chablis di Gavi!
(Degustato nelLuglio 2020)
Sito Aziendale: https://www.la-zerba.it/wp/it/home/

Tokaji Szamorodni 2013 – Demetervin
L’oro ungherese, il Tokaji, rappresentato da una piccola azienda biologica e familiare della città di Mád, sita nella storica regione vitivinicola del Tokaj-Hegyalja. Il Tokaji Szamorodni viene prodotto con le uve raccolte nella parte finale della vendemmia, quando cominciano a palesarsi i primi cenni di Botrytis Cinerea, e poi viene fatto maturare in botti scolme. Il risultato è un vino dorato, che regala ampi spunti di albicocca essiccata, fiori di sambuco e miele millefiori. Non è opulento perchè viene intercorso da una sfavillante vena acida che dona sprint e corroboranza alla bevuta.

Essenza di tradizione ungherese!
(Degustato in Gennaio 2020)
Sito Aziendale: https://demetervin.hu/

Saumur AOC “Billes de Roche” 2017 – Melaric
Lo Chenin Blanc della Valle della Loira che incontra la craie tuffeau (terreno tufaceo con fossili marini), le vigne di 40 anni e le botti Vicard, all’interno della AOC di Saumur. Interpretato dallo stile calmo e gessato di Mélanie e Aymeric, che lavorano su 1,4 ettari a Puy Notre Dame. Ha il colore giallo carico e luminoso che accende l’idea della maturazione in legno, ma non ne palesa per niente i profumi. Tutto è incentrato sulla potenza del frutto maturo, tropicale, estivo, che lascia spazio solamente a rapide incursioni di origano e rosmarino secco. La silouette del sorso è esplosiva negli aromi quanto chiara e fresca nella costruzione tattile. Si irradia d’acqua d’ostriche quando incontra la faringe, svelando tutta la sua capacità di essere iconico.

Delizia tropica e rocciosa!
(Degustato in Agosto 2020)
Sito Aziendale: https://www.vins-melaric.com/

Champagne AOC “Royale Réserve” – Philipponat
Grande Maison che veste il suo Champagne di ingresso con la predominanza del Pinot Noir 65%, che viene completato dal 30% di Chardonnay e da un piccolo saldo di Meunier. Tre anni di autolisi e l’utilizzo di vin de réserve maturati in legno creano lo stile iconico di questa Riserva definita “Royale”. Non è un termine eccessivo, anzi raffigura con realismo eclatante tutta la ricercatezza di questa bolla d’oltralpe. Complesso, ricco e gessoso al naso come ficcante, cremoso e perdurante nel cavo orale. Ha un solo difetto, finisce troppo velocemente.

Una Riserva da Regina!
(Degustato in Ottobre 2020)
Sito Aziendale: https://www.philipponnat.com/it/

Champagne AOC “Dans un Premier Temps” Extra Brut – Dhondt-Grellet
Esaltazione del taglio champagnotto, con favore di maggioranza per lo Chardonnay di Sezanne (50%) accompagnato dal 30% di Pinot Noir e dal 20% di Meunier. Vinificato tra acciaio e barriques con saggia maestria, si mette in mostra per pacatezza e capacità di estrema serbevolezza. Gli agrumi fermentati si fondono con una parte salina in netta evidenza, caratteristica che gli dona un’inarrestabile scorrevolezza. Sorso e corpo in ottimo stato di equilibrio, quasi in souplesse, ma per niente banale o stanco, anzi energico, espansivo ma sempre ben centrale e salato.

Il blend che non stanca!
(Degustato in Agosto 2020)
Sito Aziendale:

Chianti Classico DOCG 2017 – Riecine
La storia del Chianti Classico made in Gaiole, così profonda e carica di voglia di stupire dall’essere anche dannatamente attaccata ai 450 metri di altitudine e al galestro e all’alberese in cui si radicano le piante di Sangiovese. La purezza del re toscano si mostra con rispettosa trasparenza nel colore e con maggior decisione nel quadro olfattivo, dove i fiori e la violetta marchiano a fuoco lo stile del Gallo Nero. Vista l’annata calda, il frutto e le rarefatte speziature si fanno più evidenti del solito, in bocca però rimangono taciti accompagnatori della vivace vena corroborante. Arancia e iodio ci portano tra i poggi del Chianti più vero e geniale.

Il Classico che non sfiorisce mai!
(Degustato nel Marzo 2020)
Sito Aziendale: https://www.riecine.it/

Dogliani Superiore DOCG “San Matteo” 2018 – Eraldo Revelli
Dici Dolcetto e pensi subito alle Langhe, e questo “San Matteo” di Eraldo Revelli è un esponente di spicco della Denominazione del Dogliani. Le viti crescono tra i boschi e i noccioleti di Farigliano a circa 500 metri di altitudine. Questo Cru nasce da una vigna di 40 anni, che fornisce uve toste e caparbie, ideali per macerare più lungo e per sostare in botte. Il color porpora definisce la gioventù e l’esuberanza del Dolcetto, mentre la lavanda il ginepro e la mora raccontano un impatto olfattivo che farà parlare di sè. Balsamico e misuratamente tannico vive nella lunghezza del suo finale, saporito e ricco di frutta scura.

La santa vigna del Dolcetto!
(Degustato nel Luglio 2020)
Sito Aziendale: http://eraldorevelli.com/

Riesling Spätlese GG Alte Reben “Ürziger Würzgarten” 2016 – Dr. Loosen
Una pietra miliare dei grandi Riesling della Mittelmosel, nasce nell’ardesia rossa della vigna pluri-centenaria più famosa di Ürzig. Come in pochi altri casi il nome del paese e della vigna sono il preludio ai sapori e agli aromi di questo bianco fatto, come tradizione comanda, in botti da 1.000 e 3.000 litri. Giallo paglierino che tende al dorato, mette sotto i riflettori un corredo olfattivo fatto di pesca sciroppata, pepe bianco e tenui ricordi di idrocarburi. La presenza zuccherina collabora con la sferzante acidità, ma la magia avviene nel finale, la sapidità data dall’ardesia rossa fa divampare la persistenza verso l’infinito ed oltre.

Ardesia & spezie!
(Degustato in Agosto 2020)
Sito Aziendale: https://drloosen.com/

Sicilia Bianco DOC “Millesulmare” 2017 – Santa Maria la Nave
L’Etna, lo Yin e lo Yan del vino italiano, da una parte la montagna e dall’altra l’aria di mare… e nel mezzo? Nel mezzo ci sono le vigne, in questo caso del versante Nord a Casa Decima in Contrada Nave a ben 1.100 metri di altitudine. Qui il Grecanico Dorato, tramandato dalla pre-fillosserica selezione massale fatta da Sonia Spadaro Mulone, viene rispettato nella sua integrità grazie all’esclusivo uso d’acciaio. Si presenta con un colore carico e al tempo stesso luminosissimo. La sua anima è ambivalente, da un lato il profumo della macchia mediterranea dall’altro gli agrumi freschi appena spremuti. In bocca è puro genio, un coacervo di freschezza e linearità, intramezzato da spiccati tocchi aromatici che ricordano i cespugli marritimi.

Il gusto montano a due passi dal mare!
(Degustato in Ottobre 2020)
Sito Aziendale: http://www.santamarialanave.com/

TheMarchian.


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