La grazia nel soffio – Barbaresco DOCG “Montefico Vecchie Viti” 2010 – Roagna

L’incontro con vini indelebili è purtroppo saltuario, ma quando avviene crea una sorta di unione fisico-mentale che segna profondamente il ricordo di quell’incrocio. Per esperienza, i sorsi più tangibili, non necessitano di fanfare per annunciarsi, poichè instaurano una placida empatia, che invece di urlare chiede di farsi ascoltare. Per indole adoro i vini leggiadri, sia giovani che ormai risolti, adoro le cuspidi forme disegnate dalle durezze e voto a immortali quei succhi che resistono alla deglutizione ed insistono nella durabilità del respiro faringeo. Recentemente, ho avuto un incontro di questo tipo, che ha scosso la mia anima sino a far vibrar di contentezza le mie viscere.

Figura 1 – Il celeberrimo logo in bianco e nero dell’azienda Roagna. (Copyright https://www.roagna.com)

Le farfalle, sono entrate nel mio stomaco grazie alla degustazione del Barbaresco “Montefico Vecchie Viti 2010” di Roagna, ne ho avuto la certezza grazie ad una sensazione molto personale, che sembra ricorrere tra gli incontri segnanti, siano essi con persone speciali o con vini estasianti. Questo Nebbiolo di straordinaria fattura proviene dal comune di Barbaresco (1 dei 4 in cui si può produrre il medesimo vino) ed esplica le caratteristiche più intime della menzione Montefico. Nel 1929, questa vigna segnò l’inizio della storia enoica della famiglia Roagna, permettendole di divenire uno dei nomi cult per chi ama il gusto classico e schivo del Nebbiolo di Langa. Una piccola porzione di vigneto (circa 0,24 ettari) che nell’annata 2010 ha portato alla produzione di sole 1.240 bottiglie.

Figura 2 – Mappa dei 4 comuni di produzione del Barbaresco con focus sulla vigna Montefico.

Il termine “Montefico” deriva dal dialetto piemontese “mont der fi”, un, ormai desueto, modo di chiamare le particelle vitate delle colline, che sottintende quanto quest’area fosse da sempre vocata alla viticultura. La connessione delle vecchie viti (più che 50enni) con il sottosuolo (prevalentemente marnoso, ricchissimo di calcare attivo) permette di ottenere uve fenologicamente mature che conservano una straordinaria quantità di acidi fissi, coloro i quali daranno lo slancio evolutivo di questo vino.

LA DEGUSTAZIONE

Figura 3 – Bottiglia di Barbaresco DOCG “Montefico” Vecchie Viti 2010 di Roagna.

Barbaresco DOCG “Montefico” Vecchie Viti 2010
100% Nebbiolo proveniente da un singolo vigneto, vinificato in tini troncoconici di legno con lieviti indigeni e macerazione a cappello sommerso per un periodo di tempo che va dai 70 ai 90 giorni. Matura in botti di rovere neutro per ulteriori 5 anni.
Si palesa di color granato, quasi trasparente, più tendente al mattonato che al rubino, ma tutt’ora ancorato ad una clamorosa vivacità dei riflessi. Appena aperto lo identifico come energia potenziale, sembra in stasi, è sommesso, timido e composto, ma è pronto a scatenarsi non appena lo muovo nel calice. Qui diviene energia cinetica, avviluppante con le sue note di nocciola tostata e prugna secca, profonda con le sensazioni di umidità terrosa e foglie secche, intrecciata con gli sbuffi di rosmarino e noce moscata e perdurante con i vividi richiami alla composta di fragole di bosco e allo iodio. Quando vorrei assaggiarlo mi richiama a se, conscio della sua parabola migliorativa, inondandomi con toni di giglio secco e china, maraschino e radice di genziana, lasciando per ultimi la liquirizia e la polvere di pepe nero.
Il sorso è l’esemplificazione del termine souplesse, tutto sta e tutto si muove… la struttura è talmente delicata da non palesarsi, il tannino sembra soggiogato dai raffinati aromi di bocca, e l’acidità tende a dare dei lievi pizzicotti sul centro della lingua. Prima di deglutirlo presenta una salinità copiosa, che domina l’intero svolgimento del sorso. Conclude con un respiro faringeo imperturbabile, longilineo e maestoso.

Si tratta di un vino cerebrale, per chi ama ascoltare prima di parlare, che come un plettro fa sobbalzare le corde dei 5 sensi.
Da abbinare con filetto di cervo alla brace, fondo bruno, cacao e polvere di porcini essiccati.

TheMarchian.

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