
Ore 7.30 mi sveglio allegro e motivato, perchè il sabato è il giorno più lungo e soddisfacente, di solito lavoriamo con un ottimo ritmo e non stiamo mai fermi. Usualmente sono molti i clienti fissi che ogni weekend tornano a trovarci, e a me piace coccolarli per dargli una buona ragione per continuare a scegliere noi come enoteca di riferimento. L’arte del mantenere un cliente si basa prevalentemente sul riuscire ad accontentare le sue richieste con gentilezza e velocità. È così che tramite l’acquisizione della loro fiducia si riescono a sfondare i muri della timidezza e si riesce a proporre ai clienti sapori nuovi che sicuramente gli appassioneranno, perchè? Perchè loro si fidano di noi, e percepiscono la bontà d’animo, la precisione e la passione che giornalmente ci motivano a portargli solamente il meglio delle nostre possibilità. Coltivare e supportare un cliente che si fidelizza è molto importante, perchè esso sente il bisogno di stare in un ambiente comodo in cui può rilassarsi come a casa e dove può esprimere le sue opinioni in totale libertà. È per questo che durante la prima ora in negozio mi dedico a terminare la pannacotta che avevo cominciato ieri. Il lavoro che devo svolgere è quello di copertura del primo strato con la confettura di uva Sangiovese di Querce Bettina (un prodotto stupendo che nasce dalla voglia di utilizzare le uve che vengono lasciate sulle piante durante la vendemmia cariche di zuccheri e quindi perfette per creare un’ottima marmellata).
Questa è un operazione che va eseguita con precisione e minuziosità, per creare un perfetto layout dei diversi strati che inserirò, poichè prima di servirla aggiungerò un crumble fatto con i famosi biscotti piemontesi alla nocciola chiamati Baci di Dama e qualche foglia di menta. Sarà una golosità me lo sento! Finisco appena in tempo per l’assalto dei clienti, che da mezzogiorno fino alle 19.00 entrano continuamente senza farci mai dare un occhio all’orologio, cosa molto positiva. Mentre l’ultimo tavolo di cinque persone imperversa nelle chiacchiere post-vino noi cominciamo a preparare il lungo tavolo per la cena privata che Inge ha organizzato per una cliente molto gentile e appassionata di vino e cucina. Questa sera avremo 10 ospiti che ceneranno intorno al lungo tavolo della condivisione posto al centro dello shop, facendo un viaggio in varie regioni d’Italia. Il menu prevede il servizio di un Pignoletto “Spazzavento” Spumante di Torre dei Nanni che accompagnerà i taglieri di affettati, due a tema Friuli (con prosciutto, Speck e salame lievemente affumicati) e due a tema Emilia-Romagna (con strolghino, prosciutto di Parma e Mortadella). Dopo questa prima entreé sarà il momento delle Pennone di Gragnano all’Amatriciana, che verranno accompagnate con il Frappato IGT 2016 di Tenuta Bastonaca (servito lievemente fresco, per accentuarne i tratti giovanili e vibranti).
Inge mi lascia presentare ai commensali ogni pietanza, e quando è il turno della pasta dico testualmente: “Questa sarà la migliore Amatriciana che abbiate mai mangiato, sapete perchè? Perchè l’ho fatta con il cuore!”, inizialmente si mettono a ridere, ma quando poi vedo che i piatti tornano vuoti e loro sono molto sorridenti capisco che ho centrato il mio obiettivo. La seconda portata è il nostro classico Vitello Tonnato accompagnato con salsa tonnata e capperi, in abbinamento abbiamo optato per l’eleganza del Coste della Sesia DOC “Uvaggio” 2014 di Proprietà Sperino (prodotto nell’azienda piemontese di Paolo De Marchi con Nebbiolo, Vespolina e Croatina).
Il gran finale è affidato alla leggera e giocosa pannacotta che ho realizzato con tanta cura, che abbiniamo ad un Falanghina Passito 2011 di Terre di Briganti (un’azienda del Beneventano), dando ai nostri clienti la giusta conclusione per l’ottima cena che hanno appena gustato.
Mentre ritiro i piatti mi soffermo con loro per fare due chiacchiere, partendo dalle ricette che ho utilizzato per la pasta e la panna cotta, e arrivando a condividere con loro trucchi e tecniche di cottura. Vedere dieci persone che seguono i miei discorsi con attenzione e fame di conoscenza (perchè quella fisica gliela ho già saziata) mi riempie di gioia e di orgoglio, perchè non c’è cosa più bella di quando metti sudore e passione in qualcosa che poi gli altri riconoscono e prendono come esempio di qualità e capacità di esecuzione. E non importa se sono 13 ore che sono in piedi a lavorare, questa remunerazione vale più di un alto conto in banca, perchè il sorriso e l’emozione che si riescono a suscitare nelle persone non hanno prezzo. Saluto Inge che gentilmente mi dona le rimanenze delle bottiglie della serata per assaggiarle con calma durante il weekend, e io non perdo neanche un minuto di tempo, salgo in appartamento mi faccio una rapida doccia calda e mentre mi guardo una serie TV su Netflix mi gusto gli ultimi due calici dell’ Uvaggio 2014 di Proprietà Sperino, che deliziosa buonanotte!
TheMarchian.