
Qui ad Anversa la domenica per me vuol dire day-off, che cerco di occupare facendo il turista e cercando i ristoranti più interessanti in cui andare. Nel programma di oggi ho inserito due mete che rimando da un po’ di settimane: la prima è la Rubenshuis e la seconda è la Cattedrale di Nostra Signora. Verso le 10.00 comincio il tour e in due minuti raggiungo il primo luogo d’interesse.
La Rubenshuis è la casa appartenuta al famosissimo pittore Pietro Paolo Rubens (1577-1640). Questo monumento alla storia del maestro fiammingo rappresenta un mix tra stile gotico (del nord Europa) e dettagli romanici (aggiunti dopo lo studio fatto in Italia tra il 1600 e il 1608). La visita comincia dall’esterno, attraverso un cortile dove un Arco di trionfo troneggia sul preciso giardino all’italiana, segno di come la cultura italica abbia influenzato enormemente lo stile ed i gusti di Rubens.
All’interno trovo un percorso tra le stanze della residenza, adornato dai quadri che furono della sua collezione, composta dai lavori di alcuni dei suoi alunni di bottega. Tante nature morte e ritratti di personaggi influenti dell’epoca si susseguono fino all’ultima sala, dove sono conservati i principali dipinti del padrone di casa.
Uno dei suoi rarissimi autoritratti, che si dice ammontino a quattro totali, ed il dipinto raffigurante San Sebastiano che viene curato dagli angeli, dopo essere stato colpito dalle frecce fatte scagliare dall’imperatore romano Diocleziano.
Di fronte a questi dipinti rimango estasiato, le pennellate sono fantastiche, così vere che riescono a creare giochi di luci ed ombre naturali. Si nota come la scuola italica abbia influito sulla sua rappresentazione corporea, che sembra vivere di un movimento dinamico e continuo. Sono quadri che colpiscono l’osservatore, perchè sembrano interattivi, come se da un momento all’altro qualcosa potesse improvvisamente muoversi. Dopo un’ora e mezza di bellezza assoluta, decido di andare verso la Schelde (il fiume di Anversa) per pranzare sotto il sole mediterraneo di questa penultima domenica di giugno. Scelgo di sedermi sulla terrazza del RAS.
Un elegante ristorante che domina la panoramica sul fiume. Prendo un solo mani course, perchè ho paura dell’abbiocco post pranzo.
Una suprema di pollo cotta a bassa temperatura con salsa di peperoni ed insalata di quinoa e broccoli, che accompagno con un calice di Pinot Noir 2016 di Sancerre, scalpitante, con dei tratti vinosi e vibranti uniti a tannini lievemente polverosi, che lo fanno somigliare molto ad alcuni Sangiovese in purezza appena imbottigliati. Dopo il lauto pranzo mi dirigo verso De Kathedraal (la Cattedrale di Nostra Signora) un’imponente costruzione gotica realizzata in 4 secoli di lavori.
Guardando l’altare si rimane impressionati dalla maestosità e dalla progressione verso l’alto di questo edificio di culto, che abbina una struttura in stile gotico ad alcuni opulenti particolari in stile papale. Lungo le due navate troneggiano una serie infinita di trittici riguardanti le scene del nuovo testamento, tra cui ovviamente un esaltante opera del Maestro Pietro Paolo Rubens.
Dopo circa un paio di ore all’interno della maestosa cattedrale decido di andare a vedere qualche negozio di arredamento in Klosterstraat, dove si trovano un sacco di antiquari. Faccio un giro in cerca di ispirazione per la casa di Firenze, trovando qualche pezzo d’antan che sarebbe molto interessante da contestualizzare nello stile che sto cercando di dare al mio appartamento. Con calma faccio ritorno a casa per un rapido allenamento prima di andare al Gitanes a sentire il concerto del mio collega Ruben. Decido di partire un po’ prima per mangiarmi una pizza da Bellini, la migliore pizzeria napoletana di tutta Anversa.
Mentre sono in coda per chiedere un tavolo faccio conoscenza con due ragazzi di Roma, e decidiamo di sederci ad un tavolo tutti insieme, per fare un po’ di chiacchiere tra conterranei. Uno è ormai un veterano del Belgio (da quattro anni sta portando avanti un dottorato in biologia) e l’altro si è da poco trasferito ad Amsterdam per lavorare nell’hotellerie. Come spesso succede tra italiani le parole e le risate scorrono come fiumi in piena, tanto che ci scordiamo di ordinare! Finiamo la cena tra aneddoti molto divertenti ed interessanti confronti su politica italiana ed Europea. Una volta finito, li saluto e li ringrazio per la compagnia, faccio due metri e mi faccio spillare una Lupulus media, mentre nell’aria risuona il sound dei Ruben’s Quartet (la band del mio collega). Durante il concerto faccio conoscenza con suo padre e con la famiglia della sua compagna, persone molto gentili che cercano in tutti i modi di parlare in italiano, e mi fanno ridere un sacco! Dopo la splendida performance musicale del buon Ruben ci salutiamo e mi avvio verso casa, e nel caldo afoso di una notte continentale in quel di Anversa penso a quanto è bello vivere ogni singolo istante della vita con la mentalità aperta a nuove esperienze, privandosi di muri o scudi che ci impediscono di emozionarci e di sorridere al nuovo giorno che tra qualche ora nascerà!
TheMarchian.