
I vini bianchi non sono adatti all’invecchiamento!! Mai frase fu più sbagliata, perchè se c’è una cosa che ho imparato durante i miei numerosi assaggi, è che anche i vini bianchi danno il loro meglio proseguendo il loro affinamento in bottiglia. Ne è una prova eclatante questo Fiano 2009, di Ciro Picariello, che dopo quasi otto anni di riposo in cantina si presenta in forma perfetta. Il suo lungo sonno ha contribuito a renderlo complesso e molto sfaccettato…infatti già dal colore noto che l’ossidazione ha intensificato la sua carica cromatica rivestendolo di un carico giallo dorato dall’anima viva e luminosa. Esuberante e molto comunicativo, al naso esprime una stratificazione elegante e mai eccessiva, parte dai frutti esotici (come Ananas e Papaya), poi ginestra, fiori di camomilla essiccati, pepe bianco, fieno, scorza d’agrume candito e tanta mineralità. Dopo qualche minuto si concede ancor di più, svelando un’intelaiatura vivace ed in continua evoluzione, è allora che fanno capolino note di erbe officinali, pasta di mandorle e burro fuso. Il sorso entra grasso e largo, per poi stringersi a metà bocca grazie ad un’acidità vibrante e mai slegata; chiude sapido con un ricco sentore misto tra burro e cioccolato bianco. Un vino ricco, pieno, energico e suadente che anche dopo 7/8 anni in cantina riesce ad esprimere il suo forte carattere campano con orgoglio e dinamicità. Perfetto da bere adesso, la sera, con un grande ventilatore alle spalle mentre si scambiano chiacchiere disinvolte tra amici sinceri e leali.
TheMarchian.